Intorno alla Fattoria delle ginestre | La Fattoria delle Ginestre
Fattoria didattica - Fattoria Sociale
Agriturismo - Formazione
Progetti creativi, educativi, ricreativi

Intorno alla Fattoria delle ginestre

 
Ogni tanto occorre fermarsi e cercare di osservare se stessi e  quello che stiamo facendo.
Pensando a tutti questi anni di progetti in  Fattoria delle ginestre: non vedo una realtà di grandi numeri, ma una coerenza d’impegno che trovo non sia mai mancata.
L’intuizione fu quella di offrire uno spazio ed un progetto ai bambini, alle famiglie, alle scuole che consentisse un rapporto autentico , empatico, plurisensoriale con la natura e l’ambiente intorno a noi . Avvertivo e avverto anche oggi un bisogno profondo di educare “alla natura, in natura “. In nostro impegno è in questa direzione  è importante: per esempio quest’anno abbiamo  sviluppato iniziative  su questa tematica per oltre un mese; offrendo proposte innovative , non retoriche e davvero empatiche che hanno coinvolto e reso protagonisti i bambini. La nostra azione,  facendo conoscere e vivere – anche alle scolaresche in gita didattica- il territorio, ha contribuito a mantenere viva l’attenzione –  anzi a illuminare le possibilità  – di un angolo di campagna che rischia di essere trascurato e non compreso nelle potenzialità che possono diventare risorsa  di tutti per il futuro .
Sul piano della coerenza e della continuità ci fa molto piacere ricordare che in ogni giornata abbiamo riservato un tempo ed uno spazio alla lettura , alla presentazione dei migliori libri dedicati ai bambini, ma anche a tantissime esperienze creative che hanno stimolato i bambini a scrivere, ad immaginare e a diventare loro stessi costruttore dei loro libri. Questo aspetto riteniamo possa definirsi addirittura etico in un periodo in cui la lettura rischia di essere trascurata , soppiantata da mezzucci elettronici e confusa con libricini riferiti ai cartoni ” alla moda ” che spesso esprimono solo intenzioni commerciali. 
Nel nostro impegno c’è stata di grande aiuto, anzi indispensabile, la lezione di un grande artista come Bruno Munari di cui crediamo di aver colto l’essenza di un pensiero che fondava l’ apprendimento sul ” fare ” quindi sullo stimolare azioni molto concrete e semplici – che possono partire, per esempio, dalla manipolazione di un pezzetto di carta piuttosto che da una raccolta di materiali naturali- per stimolare una osservazione curiosa che stimola ciascuno a raccogliere delle ” informazioni ” che verranno poi utilizzate per ogni progetto personale e originale . Questo approccio metodologico è alla base dello sviluppo di un pensiero più creativo che è quello che il mondo di oggi e di domani ci chiederà sempre di più e che noi abbiamo cercato e cerchiamo di educare.
L’intuizione di Fattoria delle ginestre , sempre sostenuta ed anzi sviluppata in itinerari sempre più raffinati,  è stata quella di veicolare tutti questi contenuti mediante una progettazione ed una azione che partisse sempre dal gioco . La dimensione  di gioco è propria dei bambini e dei ragazzi che proprio  giocando sono completamente coinvolti da ” una qualcosa “,  lasciano andare il ” peso del giudizio ” che talvolta può bloccare l’espressione più autonoma e l’esplorazione delle possibilità che il mondo intorno a noi ci offre.
Siamo diventati buoni progettisti di giochi e di giocattoli, abituando i bambini a sviluppare ” Buon gioco ” ( un gioco coinvolgente, divertente , creativo , attivo ..)a partire dai materiali più disparati  e spesso trascurati . Questo ha insegnato loro che vi è sempre un “altro modo ” di vedere le cose . 
Ma in Fattoria delle ginestre abbiamo sempre voluto prepotentemente mettere al centro l’uomo , il bambino  e la bambina : ogni nostra proposta non vuole essere ” un lavoretto ” , un prodotto ( spesso fine a se stesso oppure uguale per tutti ) ma un processo che si avvale di tutti i linguaggi espressivi :  la pittura , l’arte , la musica, la motricità ( ogni giorno di attività in Fattoria delle ginestre prevede uno spazio dedicato allo sport ed al movimento e questo è un qualcosa di unico davvero in una situazione in cui il movimento è riservato alla ricreazione o alla specializzazione ), il linguaggio teatrale piuttosto che quello scientifico fino ad arrivare ad un approccio assolutamente innovativo ed originale per stimolare l’apprendimento di diverse lingue.  
Abbiamo costantemente creato eventi, incontri e sviluppato una comunicazione che costruisse reti virtuose tra gli adulti motivati ad interrogarsi sull’ infanzia e sulle strategie di pedagogia attiva che Fattoria delle ginestre elaborava e sperimentava. Questa vocazione si è concretizzata in iniziative per genitori e bambini, in percorsi formativi in particolare sull’approccio metodologico di Munari, in incontri con esperti che potessero sostenere la nostra riflessione su tematiche ed interessi emergenti .
Arrivando, negli anni, sviluppato  proposte sempre più ampie ed ora attive tutto l’anno  per permettere ai bambini ed alle famiglie di godere di una indispensabile continuità che consenta loro di usufruire di uno spazio educativo e culturale in natura che sviluppi un modello educativo non formale al altro potenziale creativo  per  poter offrire ai propri bambini questo tipo di approccio educativo in natura ed in creatività accanto a quelli più formali che incontreranno.
Questo è quello che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare, sempre più consapevoli della sua necessità.
Silvana Sperati           

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