Il colore come esperienza nel laboratorio
riflessioni, “nate” nell’ambito dei laboratori alla Fattoria delle ginestre
Il tema del colore non solo è interessante, ma anche intrinseco al nostro rapporto con tutto quello che sta intorno a noi e a ciò che sentiamo. Riflettere sul colore vuole dire spaziare dalla osservazione delle gradazioni che, per esempio, l’ambiente naturale ci propone in una dimensione di continuo mutamento ( pensate alle varietà dei cieli, piuttosto che alle trasformazioni di colore che presenta un fiore…) ma vuol dire anche confrontarsi con la costruzione del colore e con le infinite sorprese che la mescolanza dei colori in pasta ci permette di scoprire; piuttosto che osservare come il colore possa dialogare con le qualità ( com’è un rosso di maglia, piuttosto che un rosso di plastica delle macchinine ? ) . Osservare e pensare , in termini di colore, significa anche avvicinarsi ai significati e a ciò che il colore comunica . Pensiamo per esempio al rosso. Dentro al rosso vi è il dolore per una ferita,ma anche la passione, la paura per un pericolo, ma anche il coraggio e tanto altro ancora . Come vedete non ho parlato di “colorare”, quindi di “vestire” di colore un qualcosa, molto spesso con un significato che io definisco semplicemente connotativo perché questo, a mio avviso, rischierebbe di portare l’ esperienza del colore, la sua complessità e ricchezza, in una dimensione molto ristretta che si esaurisce nella classica domanda ” di che colore è ? ” . A mio avviso vi è proprio il rischio di banalizzare un qualcosa che ha invece una potenza espressiva ed esperienziale importante. Allora nelle nostre attività del mercoledì alla Fattoria delle ginestre cerchiamo di creare maggiore sensibilità nei bambini anche per quanto riguarda la qualità, la bellezza, la potenza del colore .
Piccoli passi, ma molto importanti, per aiutare le persone bambine a far propria con consapevolezza una sensibilità ed una curiosità che loro già hanno.
Vi aspettiamo per sperimentare.