Intorno ai bambini | La Fattoria delle Ginestre
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Progetti creativi, educativi, ricreativi

Intorno ai bambini

Anni fa sono stata invitata da Unicef ad offrire un contributo in occasione di una giornata dedicata all’infanzia, mi pare di ricordare  presso una sala dell’Università di Pavia .
Allora pensai molto sulla natura del mio intervento e forse stupii i partecipanti perché parlai della ” emergenza infanzia” accanto a noi. Ho ripensato in questi giorni -in cui viene ancora ribadito attraverso la giornata dedicata i diritti dell’ infanzia-  a quella mia riflessione di allora e ne sto scoprendo ancora dei punti di interesse. Oggi forse ancora di più l’informazione, la pietà, la commozione  ci porta nelle città martoriate dalla guerra, negli sgabuzzini dove i bambini sono obbligati a cucire palloni e scarpe o forse  tappeti del “resto del mondo “, nei sobborghi dove il cibo e la casa è un qualcosa che alcuni sognano e basta, nei tuguri infami dove le spose sono bambine ed i piccini sono giocattoli sessuali ….
Come non soffrire ?
Come non dire  basta ? 
Lo sento profondamente il dolore per tutto questo  e vorrei invitare tutti coloro che prestano ascolto a essere protagonisti attivi di ogni campagna ed iniziativa volta a mitigare, frenare, cambiare  questo stato di cose . Fatelo, ve ne prego .
Ma nello stesso tempo non sono capace di guardare con serenità a  quello che accade a “casa nostra”: bambini non ascoltati, non compresi, non stimolati, bambini riempiti di un superfluo inutile e privati della qualità del vero gioco.
Osservo atteggiamenti, azioni che nella ( spesso ) inconsapevolezza di chi li produce sono destinati a  frenate il potenziale creativo e di libera espressione che un bambino ha diritto di vedere preservato ed incentivato. Tante volte  vedo  la solitudine dei bambini che non hanno accanto interpreti dei loro pensieri e  del loro stupore verso il mondo. Bambini “ingozzati” di ogni stupidata mediatica a cui viene presentato un mondo da conoscere che non è quello reale. Bambini che non devono correre perché sudano; che non devono toccare perché si sporcano; che non devono piangere perché disturbano; che non possono scoprire le cose  perché qualcuno le “confeziona” già per loro…
Non c’è un peggio o un meno peggio a mio avviso; forse  c’è d’ avere il coraggio di dire  che tutto questo deve cambiare e che  se l’ umanità  fosse in grado di tornare più “bambina ” avremmo veramente il  Paradiso . Qui
silvana sperati          

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