Oggi i bambini si vestono spesso – anche in pieno inverno con delle magliette di cotone ( meglio se decorate con i personaggi preferiti ), tralasciando quasi completamente il classico maglione.
Ma perché ?
Da sempre con il freddo si deve indossare la lana a partire dalla maglia della salute, tanto cara alle nostre nonne.
Non siamo medici e neppure stilisti, ma usando quello che potrebbe essere del semplice buon senso vorremmo sviluppare una breve riflessone centrata semplicemente sul materiale che ci pare da sempre abbia accompagnato il trascorrere dell’inverno .
( Questo non vuole togliere valore alla ricerca che ci presenta anche materiali “tecnici ” innovativi e che sviluppa sempre nuove soluzioni . Ci occupiamo solo della tendenza che abbiamo osservato e qui descriviamo.
D’altro canto notiamo che i locali delle scuole sono spesso eccessivamente riscaldati e quindi i bambini sono invitati, talvolta, ad indossare una maglietta a mezza manica anche in pieno inverno.
Ma i locali ad uso pubblico, quindi affollati, se sono così caldi non potrebbero favorire una maggiore diffusione di germi e quindi di malattie ??
( Inoltre in questi periodi, per tutti noi di crisi economica, è buona cosa eccedere nel riscaldamento, fino a proporlo in modalità esagerata ? )
Vediamo bambini “sempre più malati” che “passano” l’inverno transitando dalla tosse all’ influenza e costantemente “pieni di catarro”.
Poi notiamo bambini sempre più sensibili alle allergie .
La permanenza in locali promiscui e spesso poco aerati, può essere una concausa di questi fenomeni ?
Tra l’altro queste abitudine sono state accompagnate anche da un progressivo impoverimento dell’ esperienze “all’aria aperta”, soprattutto nella stagione invernale.
“I bambini prendono freddo e quindi non devono uscire .”
“Ma chi l’ha detto ? ”
A parte categorie di persone che possono essere più fragili, un individuo sano ha una naturale capacità di adattarsi ai vari climi, capacità che si affievolisce se invece l’adattamento viene evitato state la presenza di condizionatori in estate e riscaldamenti costanti in inverno.
Stante questa tendenza oggi vengono spesso evitati anche piccoli tratti da percorrere a piedi e si accompagno i bambini direttamente fino all’ uscio di scuola o della palestra o di una qualsiasi altra “scatola” dove devono andare .
Semplici riflessioni quelle che vi proponiamo, che attengono al mutamento osservabile degli stili di vita.
Mutamenti che, a nostro avviso, non vanno seguiti passivamente, ma con un riflessione personale che deve avere alla base il “cosa serve realmente ad un bambino “.
Noi crediamo che oggi i locali possono avere tranquillamente una temperatura massima di 20 gradi e che un bambino con un buon maglione di lana possa stare bene e pensiamo inoltre che i bambini, in ogni stagione debbano poter stare “fuori” almeno una oretta (o una mezza oretta ). E questo crediamo dovrebbe essere anche un impegno della scuola.
Naturalmente le “passeggiate” dei bambini è bene che non vengano fatte in mezzo al traffico o al caos cittadino, ma se si privilegia il parco ( e così ci si ricorda anche la funzione dei parchi cittadini e magari la rammentiamo anche agli amministratori ), o la campagna, sicuramente i nostri bambini cresceranno avendo la possibilità di rapportarsi ( e di conoscere ) il reale e non come in una sorta di perenne incubatrice.
Alla Fattoria delle ginestre , nella bella campagna dello oltrepo pavese, da sempre – appena le condizioni atmosferiche lo permettono- portiamo i bambini a fare esperienza all’aperto e loro ne sono veramente molto felici perché trovano una risposta concreta ad un loro bisogno reale
Voi cosa ne pensate ?
Silvana Sperati
per Fattoria delle ginestre