Creatività | La Fattoria delle Ginestre
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Progetti creativi, educativi, ricreativi

Creatività

di Silvana Sperati per Fattoria delle ginestre
A questo tema abbiamo dedicato il nostro lavoro (alla Fattoria delle Ginestre) e la nostra riflessione da molti anni. Si tratta di un argomento che ci sta particolarmente a cuore per le profonde implicazioni che ha con i processi di crescita delle giovani generazioni e con ogni azione volta al cambiamento.
La creatività s’ inserisce a pieno titolo tra le strategie di pensiero necessarie, tanto che possiamo parlare più propriamente di pensiero creativo.
Questa componente del pensiero, presente in ciascuno di noi, non deve però essere  barattata  o scambiata con oggetti o percorsi fini a se stessi. 
Cosa che purtroppo capita più di quanto si pensi, tanto da diventare qualche volta  una sorta d’ associazione immediata.
La creatività è trasversale agli apprendimenti e s’inserisce nei modelli organizzativi del quotidiano, rappresentando una modalità di relazione e di azione originale a partire dalle informazioni che costantemente introiettiamo nelle azioni di ogni giorno (se siamo stati educati a ben osservare e, soprattutto, a mettere in relazione i dati  che ricaviamo dall’esperienza).
Francamente troviamo molto triste e molto confusivo l’abuso che si fa oggi del termine stesso di creatività. Tanto che crediamo che  si dovrebbe tornare ad investire  per creare o ripristinare una cultura che sappia riconoscere il valore e la necessità del pensiero creativo.
Creatività dunque non come “qualcosa in più”, ma come  abilità necessaria. Come lo è la destrezza del corpo, la memoria, piuttosto che la proprietà di linguaggio. 
Con  il termine “laboratorio di creatività” spesso si raccontano attività finalizzate alla realizzazione di manufatti: dagli oggettini in feltro alla pasta di sale. Nulla di male, intendiamoci nel fare attività con la pasta di sale (materiale che tra l’altro offre molte possibilità), ma un laboratorio creativo è proprio  altro, nella sostanza potremmo dire, più che nella materia.
Di fatto il laboratorio è il luogo deputato alla sperimentazione ed alla costruzione della conoscenza attraverso il fare.
Un luogo ed un tempo molto importante. Anzi, necessario! 
Il fatto che molto spesso questa differenza fondamentale venga trascurata significa, purtroppo, che non vi è la reale e diffusa conoscenza di ciò che si agisce effettivamente in un laboratorio.
Per provare a fare un paragone potremmo dire che è come se possibilità bellissime, che potrebbero far pienamente emergere il talento di ciascuno, venissero trascurate, non comprese  e sostituite con una copia sbiadita (di noi). Purtroppo se non si ha percezione di questo, non lo si può educare.
Ciò che è triste è che non si considera il valore della creatività, fino a non essere più capaci di attribuire il “giusto penso” al contrario di creatività.
Cosa può succedere se non si educa un individuo anche a sviluppare il pensiero creativo?
Nella ricerca di questo contrario incontriamo termini quali : conformismo, stereotipia e ancora: piatto, scialbo, insulso, insignificante  …situazioni nelle quali l’individuo diventa  “ripetitore” e non certo “creatore”.
Credo fortemente che la strada da perseguire sia pertanto quella creativa, che va praticata con i bambini fin da piccoli, per avere la possibilità di educare in loro quelli che sono i sinonimi stessi di creatività: fantasioso, fecondo, fertile, geniale…
Perché i bambini se lo meritano. Tutti. 

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